TURCHIA – DOPO QUELLO DI IERI SERA AD ANKARA, COSTATO 28 VITE, STAMANE NUOVO ATTENTATO CONTRO UN CONVOGLIO MILITARE: ALMENO 7 LE VITTIME ACCERTATE

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    Ad una manciata di ore dall’autobomba che ieri sera nel centro di Ankara ha puntato un convoglio militare (28 le vittime, 61 i feriti), stamane la Turchia è rimasta scossa da un secondo attentato. Ancora una volta nel mirino degli attentatori un convoglio militare, stavolta è accaduto nel sud-est della Turchia, sull’autostrada tra Diyarbakir e Lice (nella provincia di Diyarbakir). Al momento almeno 7 le vittime accertate, il quotidiano ‘Sabah’ avrebbe appreso da  fonti governative che i responsabili di questa nuova strage sarebbero i curdi del Pkk come responsabili dell’attacco. Intanto le autorità della sicurezza hanno dato un volto e un nome al kamikaze di ieri sera: sarebbe un cittadino siriano, Saleh Nejar, 24 anni, entrato in Turchia come rifugiato. Secondo il quotidiano ‘Sozcu’, l’uomo era un membro delle milizie curdo-siriane dell’Ypg. L’attentatore, avrebbe aspettato il passaggio di un convoglio militare per poi far detonare la bomba. Dal fine settimana scorso, l’artiglieria turca sta bombardando dal proprio territorio postazioni delle milizie curde nel nord della Siria, definendo queste organizzazioni come terroristiche. Dure le posizioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ritiene queste milizie sovversive e pericolose, mentre da Washington, arriva l’apprezzamento per i curdi, protagonisti in prima linea nella lotta all’Isis. Intanto dall’emittente radiotelevisiva turca (Rtuk), giunge l’imposizione di censura per le immagini divulgate in occasione di attacchi terroristici.

    D.T.